La mitria bianca, segno di lutto, i paramenti di colore rosso molto sobri come la bara di legno semplice. In mano un rosario, simbolo della preghiera che ha sempre accompagnato il suo pontificato.
È cosi che è stato esposto il feretro di Papa Francesco nella cappella di Casa Santa Marta, rispettando le sue volontà di una cerimonia sobria. Da qui, alle nove di mercoledì la salma del Pontefice sarà trasferita processionalmente nella Basilica di San Pietro dove, presso l’altare della confessione, il cardinale camerlengo Farewell presiederà la Liturgia della Parola, al termine della quale avranno inizio le visite alla salma del Romano Pontefice. Sabato è il giorno del funerale in Piazza San Pietro.
È terminata, intanto, la prima congregazione dei cardinali, alla quale hanno preso parte anche i tre porporati salentini elettori Angelo De Donatis (di Casarano), il galatonese Fernando Filoni e il monteronese Marcello Semeraro.
Si tratta di tre figure che hanno il loro peso e sono rispettati nella curia romana: il primo è Penitenziere Maggiore, mentre gli altri due sono rispettivamente Gran Maestro dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme e prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi.
Alla riunione erano presenti anche altri due cardinali pugliesi ultraottantenni, che secondo quanto previsto dalla costituzione apostolica Universi Dominici Gregis, non entreranno in conclave. Si tratta del vernolese Salvatore De Giorgi, 94 anni, e del 90enne Francesco Monterisi originario di Barletta. Nel corso della prima congregazione generale, i cardinali hanno fatto il giuramento di segretezza su tutto ciò che in qualsiasi modo abbia attinenza con l’elezione del Romano Pontefice, o che per sua natura, durante la vacanza della Sede Apostolica. Il collegio, quindi, è già al lavoro per trovare un’intesa e individuare i nomi dei cardinali papabili, e chissà se la fumata bianca tra qualche giorno sarà per un pugliese.
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