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Sicurezza sul lavoro a Brindisi, Cgil: “Più controlli e formazione”

BRINDISI – L’ultimo incidente sul lavoro avvenuto in un cantiere navale a Brindisi, dove un operaio di 52 anni ha riportato gravi ustioni al volto e al braccio, ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. L’uomo, impegnato in operazioni di manutenzione su un’imbarcazione, è stato investito da un ritorno di fiamma, evidenziando ancora una volta le criticità legate alla prevenzione e al rispetto delle normative di sicurezza.

Le autorità competenti, tra cui la polizia e i tecnici dello Spesal, hanno avviato indagini per verificare eventuali violazioni delle norme di sicurezza. Tuttavia, questo episodio non è un caso isolato, ma parte di un problema più ampio che coinvolge diversi settori produttivi nel brindisino.

La CGIL ha sottolineato l’urgenza di un cambio di passo, chiedendo maggiori controlli, formazione adeguata e investimenti nella prevenzione. Il sindacato ha anche lanciato una campagna referendaria nazionale per rafforzare la tutela dei lavoratori e garantire condizioni di lavoro sicure.

La sicurezza sul lavoro, commentano dal sindacato, non può essere considerata un optional, ma deve diventare una priorità assoluta per le istituzioni e le aziende. Ogni incidente rappresenta non solo un dramma personale per i lavoratori coinvolti, ma anche un costo sociale ed economico per l’intera comunità. È necessario un impegno concreto per prevenire ulteriori tragedie e proteggere la vita di chi lavora ogni giorno. 

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