TARANTO – Dopo stagioni complicate, segnate da pochi alti e molti bassi, la città di Taranto sembra finalmente pronta a riscrivere il proprio futuro sportivo. Calcio, basket e pallavolo stanno tracciando percorsi di rinascita concreti, con progetti rinnovati, ambizioni ritrovate e una voglia comune: tornare protagonisti.
Sulla sponda calcistica i tifosi sperano in una stagione di rilancio, sperando che ci sia una programmazione finalmente lungimirante. Tanto passerà dalla sorte giudiziaria che toccherà al Taranto FC, e per quello non si può che aspettare. Di certo è, che dopo un campionato di Serie C vissuto tra speranze e delusioni, con l’esclusione che brucia nell’anima, si deve lavorare per allestire un progetto nuovo e una rosa più competitiva, puntando su giovani di qualità e profili esperti per dare una sterzata al progetto, a prescindere da quale categoria bisognerà fronteggiare. Le domeniche senza calcio giocato sembrano essere interminabili per gli appassionati, e questa sensazione di vuotezza non deve più appartenere al caloroso tifo ionico. Intanto, continua la ristrutturazione dello Iacovone, che vuole tornare a essere una vera bolgia.
Sul parquet del PalaMazzola, il CJ Taranto è pronto a rilanciarsi con ambizioni chiare. Dopo il ritiro a campionato in corso, la società ha deciso di alzare l’asticella: squadra giovane, staff tecnico confermato e un progetto orientato allo sviluppo del talento locale. Il pubblico, da sempre caloroso e appassionato, può tornare a sognare una squadra capace di competere ai vertici, con l’obiettivo di entrare nei playoff e tentare magari il colpo grosso. La categoria ancora non è stata annunciata, ma la competitività della squadra sicuramente non mancherà.
Nonostante la recente retrocessione dalla Superlega, la Gioiella Prisma Taranto non ha intenzione di alzare bandiera bianca. Il club è già al lavoro per costruire un roster competitivo in Serie A2, con la chiara intenzione di risalire subito nella massima serie. Il presidente Bongiovanni ha confermato la volontà di mantenere solida la base societaria e il supporto del territorio, che ha dimostrato affetto e presenza anche nei momenti più difficili. Si riparte con umiltà, ma senza nascondere le ambizioni.
Il comun denominatore è uno solo: Taranto ha sete di sport. Dopo la tremenda annata, i tre club sembrano viaggiare in una direzione comune: quella della serietà progettuale, del coinvolgimento della tifoseria e della valorizzazione del territorio. Tutto ciò sarà possibile grazie all’ambizioso progetto di Massimo Ferrarese, ovvero la “Fondazione del Mediterraneo per lo Sport”, polisportiva nata con lo scopo di ridare tinte di colori rossoblù allo sport, attraverso: impianti, organizzazione e fondi.
Il 2025 potrebbe essere l’anno della svolta per la città dei due mari. Sul campo, sui parquet, e sugli spalti: Taranto è pronta a tornare grande.
Alessandro Dimitri