BRINDISI – Fabrizio Caliolo, Coordinatore Provinciale della UIL Brindisi, ha espresso preoccupazioni e richieste in merito al futuro della Centrale di Cerano. In un contesto di transizione energetica e instabilità geopolitica, Caliolo ha sottolineato l’importanza di mantenere l’impianto operativo per rispondere a eventuali emergenze energetiche nazionali, pur senza abbandonare il percorso verso fonti sostenibili.
Secondo il coordinatore, il possibile posticipo del phase-out della centrale, alimentata a carbone, riflette la necessità di bilanciare le esigenze ecologiche con quelle energetiche e geopolitiche. Tuttavia, ha evidenziato come il silenzio di Enel su Brindisi sia inaccettabile. Mancano, infatti, proposte progettuali, cronoprogrammi e dialoghi con le organizzazioni sindacali, lasciando i lavoratori in un’incertezza intollerabile.
UIL chiede che Enel incontri i sindacati per chiarire le prospettive della centrale e dei progetti futuri per l’area di Cerano. Inoltre, Caliolo ha ribadito la necessità di tutelare le maestranze dirette e dell’indotto, garantendo investimenti per un futuro sostenibile e nuove opportunità lavorative.
L’appello è rivolto anche alle istituzioni locali, affinché intercedano per ottenere maggiore trasparenza e impegno da parte di Enel. In un momento di instabilità globale, Caliolo sottolinea l’importanza di condividere con i lavoratori una visione chiara e concreta per il futuro di un impianto cruciale per Brindisi e per l’intero Sistema Paese.