BRINDISI – Il Movimento 5 Stelle ha espresso preoccupazione riguardo all’ipotesi di slittamento della riconversione della centrale Enel di Cerano al 2030. In una nota congiunta, Valentina Palmisano, europarlamentare del movimento, e Roberto Fusco, capogruppo in Consiglio comunale, hanno criticato duramente questa possibilità, definendola una dimostrazione dell’incapacità di realizzare la promessa di riconversione industriale.
Secondo il i Penta stellati, il governo e i vertici di Enel stanno privando il territorio di una reale prospettiva di crescita e sviluppo. La comunità locale – commentano – che ha già pagato un prezzo elevato in termini di ambiente, salute e capitale umano, rischia di subire ulteriori danni. Il Movimento ha sottolineato l’importanza di accelerare la riconversione industriale per tutelare la salute dei cittadini e garantire posti di lavoro, proponendo nuove iniziative economiche che offrano opportunità ai giovani.
La questione della riconversione della centrale Enel di Cerano è emblematica di un problema più ampio: senza strategie efficaci, la transizione energetica potrebbe trasformarsi in desertificazione industriale. Il M5S ha ribadito la necessità di un intervento governativo concreto per evitare un declino irreversibile del territorio e per garantire un futuro sostenibile.