LECCE – Coraggio. Altruismo. Amore. Rispetto. Nel percorso di vita di Salvo D’Acquisto ritroviamo tutti questi valori. Un eroe. Un uomo che ha dato la sua vita per salvarne altre. Era il 23 settembre 1943 quando si sacrificò per mettere in salvo 22 persone durante un rastrellamento delle truppe naziste nel corso della seconda guerra mondiale.
“Se muoio per altri cento, rinasco altre cento volte: Dio è con me e io non ho paura!”. Il suo motto riecheggia ancora a distanza di 82 anni. Non a caso a Salvo D’Acquisto è dedicata una pièce teatrale, scritta, diretta e interpretata da Claudio Boccaccini, discendente diretto di uno dei sopravvissuti alla fucilazione. Si chiama “La Foto del Carabiniere”, una rappresentazione che rende omaggio al “Venerabile” Vice Brigadiere dell’Arma dei Carabinieri, in odore di beatificazione.
“I gesti sono più importanti delle parole”, continua a ripetere sul palco dell’Apollo a Lecce Claudio Boccaccini, nella sua narrazione che inizia nell’estate del 1960, quando, da bambino, scopre che suo padre, Tarquinio, custodiva con cura la foto di un giovane in uniforme all’interno della sua patente di guida.La curiosità del piccolo Boccaccini lo conduce a scoprire la storia di Salvo D’Acquisto. Fotogrammi di vita vissuta che diventano messaggi carichi di speranza per le nuove generazioni.
L’iniziativa è stata realizzata dal Comando provinciale dei Carabinieri in collaborazione con l’Ufficio Scolastico provinciale.