Presentata ufficialmente la candidatura di Galatina a Capitale Italiana della Cultura 2028. Il Ministero ha avviato il 6 aprile scorso l’iter di selezione: le città interessate dovranno presentare una manifestazione di interesse entro il 3 luglio, mentre il dossier completo dovrà essere consegnato entro il 25 settembre.
Galatina lavora da tempo a questo importante obiettivo, mettendo in campo una strategia ampia e condivisa che coinvolge una vasta rete di comuni limitrofi, comunità locali, università, associazioni, imprese e stakeholder. A coordinare l’intero percorso sarà Simonetta Dellomonaco, che ha sottolineato l’intenzione di avviare a breve diversi tavoli di coprogettazione, aperti a esperti, istituzioni, giovani e realtà produttive. L’obiettivo è costruire un progetto inclusivo, sostenibile e realmente rappresentativo della ricchezza culturale del territorio.
“Galatina è una centralità culturale: lo è stata nel passato, lo è oggi e lo sarà nel futuro”, afferma l’amministrazione. Un passato testimoniato da beni architettonici e artistici di straordinario valore, come la basilica di Santa Caterina d’Alessandria e il raffinato barocco, ma anche da un patrimonio immateriale unico, come la tradizione della pizzica-taranta, già inserita in un percorso di candidatura UNESCO.
Nel presente, Galatina punta sulla cultura come leva per il benessere collettivo. La candidatura rappresenta l’occasione per attivare un programma culturale di ampio respiro, capace di rafforzare il tessuto sociale ed economico del territorio. “Questa è un’opportunità per far crescere una comunità più coesa e consapevole, per valorizzare le nostre risorse e farle conoscere oltre i confini regionali”, si legge nella nota dell’amministrazione.
Guardando al futuro, il progetto intende stimolare nuove produzioni culturali e artistiche, offrendo soprattutto ai giovani spazi di espressione e crescita creativa, in dialogo con le radici profonde della terra salentina. Fondamentale sarà, infatti, il coinvolgimento del mondo scolastico e dell’intera comunità educante.
L’approccio sarà improntato all’inclusione e alla sostenibilità, con la consapevolezza che un beneficio condiviso è l’unico capace di generare risultati duraturi, anche in termini di attrattività turistica e sviluppo economico. “La candidatura – precisa l’amministrazione – rappresenta un’occasione concreta per creare un nuovo ecosistema culturale ed economico, basato su una visione di sviluppo armonico e partecipato”.
La conferenza di presentazione ha visto un’ampia partecipazione, con una forte presenza di giovani, segno evidente del desiderio di essere protagonisti di questo percorso. È proprio da qui, dalla vitalità e dall’entusiasmo delle nuove generazioni, che prende il via ufficialmente il cammino di Galatina verso la conquista del prestigioso titolo di Capitale Italiana della Cultura 2028.