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“Roca, un bene da tutelare e no da privatizzare”

 

Roca non è solo un incantevole tratto di costa salentina, ma un luogo di profondo valore storico, culturale e naturale, riconosciuto da generazioni come “sacro” e identitario. Ed è proprio questo il messaggio che si è  voluto ribadire   in occasione del secondo incontro pubblico (Comitato civico per Roca e grotte della Poesia), che segue una serie di iniziative volte a contrastare il progetto dell’amministrazione a concedere la gestione del sito a un privato per almeno 10 anni, attraverso lo strumento del partenariato speciale pubblico-privato.

Nel corso della serata, si è discusso ancora una volta della necessità di tutelare l’integrità della marina di Roca e dell’area archeologica di Roca Vecchia, un patrimonio che stando ai presenti, non può essere ridotto a risorsa economica, ma va preservato come bene comune, strategico per tutto il Salento e per l’umanità intera.

A moderare gli interventi è stata Elena Papadia, con un’introduzione dell’avvocato Roberto Rollo, da anni impegnato nella tutela del territorio, anche in ambito amministrativo. Il dibattito ha toccato anche il tema del futuro turistico ed economico della marina, evidenziando come una gestione pubblica e partecipata possa rappresentare un’alternativa sostenibile e rispettosa del territorio.

Nel frattempo, continua a raccogliere adesioni la petizione online che chiede di fermare l’iniziativa del partenariato e di riconoscere formalmente Roca come bene comune, sottraendolo a logiche speculative e assicurandone una tutela a lungo termine.

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