Il Casarano non ha ancora staccato il biglietto per la Serie C, ma adesso il traguardo è lì, a un passo. Servirà un ultimo sforzo, l’ultimo slancio, davanti al proprio pubblico, nel fortino del “Capozza”, dove giovedì i rossazzurri potranno finalmente cercare l’abbraccio della storia.
A Francavilla è arrivato un successo pesante, forse il più importante di questa stagione, costruito con pazienza, cuore e qualità, in una partita che di semplice non ha avuto proprio nulla. Anzi, la gara di ieri ha rappresentato tutto quello che si può chiedere a chi sogna di fare il grande salto: carattere nei momenti difficili, lucidità nei dettagli, fame nei duelli.
Il Francavilla in Sinni, come era prevedibile, ha reso la vita complicata sin dal primo minuto. Squadra compatta, corta, pronta a chiudere ogni spazio e a ripartire con veleno, soprattutto grazie alle fiammate di un Tedesco in giornata di grazia. Proprio lui, al 36′ del primo tempo, ha fatto gelare il sangue ai tifosi rossazzurri con un colpo di testa che ha scheggiato il palo esterno, graziando Fernandes e tenendo in equilibrio la sfida.
Ma il Casarano, che in questa stagione ha imparato a soffrire e a non perdere mai la bussola, ha atteso il momento giusto, lo ha costruito azione dopo azione, e lo ha afferrato con la freddezza delle grandi squadre. A cambiare il destino del match, come spesso accade, è stato il talento: Loiodice, con la sua visione cristallina, ha illuminato la manovra e disegnato un assist perfetto, un invito che Saraniti non poteva rifiutare. Controllo, precisione chirurgica e palla in rete: un colpo da biliardo che ha mandato in visibilio i tifosi accorsi al “Fittipaldi”.
Da quel momento la tensione si è sciolta in un’esplosione di gioia: lo spicchio dello stadio occupato dai supporter rossazzurri si è trasformato in un angolo di “Capozza”, tra cori, bandiere e abbracci. Una festa che, però, sa ancora di attesa. Perché il sogno è lì, vicinissimo, ma serve l’ultimo passo.
Adesso il Casarano ha tra le mani il match point più dolce: quello da giocare davanti alla sua gente.
Giovedì il “Capozza” sarà pronto a vestirsi a festa. Arriva la Fidelis Andria. E, se il copione non riserverà colpi di scena, questa volta la Serie C diventerà realtà.