Un velivolo con una quarantina di persone a bordo che precipita in mare nelle acque di Otranto, scatta l’allarme e parte immediatamente la macchina dei soccorsi. Ma si tratta di una simulazione, un’esercitazione complessa pianificata e coordinata dalla Direzione Marittima di Bari, con il comando di Otranto nell’organizzazione delle attività logistiche a terra.
Le operazioni si sono concentrate inizialmente sulla localizzazione del punto di caduta, restringendo l’area delle ricerche grazie ai segnali forniti dal velivolo. Una volta individuato il punto di ammaraggio, è iniziato il recupero dei naufraghi, operazione affidata ai sommozzatori dei Vigili del Fuoco, saliti a bordo di una motovedetta della Guardia Costiera.
Terminate le operazioni in mare, i superstiti sono stati condotti in porto, dove la Croce Rossa aveva allestito in tempi record un ospedale da campo. Sul posto anche i mezzi del 118, la Protezione Civile e le ambulanze della Misericordia di Otranto.
Intevista al T.V. Francesco Scarola – Comandante Ufficio Circondariale Marittimo di Otranto