LECCE – Il tempo stringe, il margine è sottile come il filo di una lama, ma c’è ancora una fessura da cui può passare la luce. Domenica arriva Sella Cento a Lecce, al Pala San Giuseppe, e per HDL Nardò Basket è l’occasione giusta per rifarsi dopo la delusione di Livorno.
La classifica è impietosa, sei punti di distanza dalla salvezza diretta e appena tre partite per tentare l’impossibile. Ma il cuore – quello vero – si misura proprio quando tutto sembra perso.
Quella contro Cento è la partita che può dare un senso al finale. È il momento in cui il Toro deve tornare a graffiare, non più con l’orgoglio ferito, ma con la fame di chi non vuole farsi schiacciare dal destino. A Livorno è andata male, malissimo: una squadra spenta, priva di furore, che ha lasciato scivolare via l’ennesima occasione come sabbia tra le dita. Ma ora non è più tempo di rimpianti. Ora è il momento delle reazioni.
Cento non è un gigante, ma nemmeno una comparsa. Viene da due sconfitte, sì, ma ha fatto sudare anche la capolista. Nonostante l’assenza del leggendario Delfino, i ferraresi possono contare su due americani che sanno come far male: Davis e Devoe, una coppia che non perdona. Accanto a loro, un gruppo solido, compatto, che non regala nulla.
E in questa sfida c’è anche un intreccio di emozioni: Renato Nicolai, oggi dirigente di Cento, lo scorso anno fu tra gli artefici della salvezza granata; coach Matteo Mecacci, invece, ritrova da avversario Cento dove ha lasciato il segno in cinque stagioni intense. Un ritorno speciale per entrambi, dentro una partita che vale molto più di due punti.
Sarà una domenica con l’odore delle partite vere. Quelle in cui il parquet può trasformarsi in campo di battaglia o in tomba delle illusioni. Palla a due alle ore 17, arbitri Bartoli, Bartolini, Roiaz.
