È stato condannato per direttissima e rimesso in libertà l’uomo, un senza fissa dimora, che mercoledì mattina ha seminato il caos nei pressi del Convitto Palmieri, uno dei punti di ritrovo per turisti e studenti. Roberto Talarico, 41enne originario di Catanzaro, ha perso il controllo e ha iniziato a lanciare bottiglie di vetro contro un gruppo di turisti seduti in un bar nelle vicinanze, accusandoli – a suo dire – di aver disturbato il suo riposo.
Nel lancio di bottiglie sarebbero rimasti coinvolti anche alcuni studenti, senza particolari conseguenze. La scena ha provocato un fuggi fuggi generale, con i clienti del bar costretti ad abbandonare l’area. Sul posto sono intervenuti gli agenti della sezione volanti della questura. Al loro arrivo la situazione è degenerata ulteriormente. Talarico ha iniziato a inveire contro gli agenti con insulti e minacce in dialetto calabrese, sferzando calci e pugni per sottrarsi all’arresto. Uno di loro ha riportato un “trauma contusivo al piede destro” con una prognosi di 4 giorni. Il 41enne è stato arrestato in flagranza con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate, e poiché risultato recidivo, è stato condotto nel carcere di Lecce. Difeso d’ufficio, è comparso già il giorno successivo davanti al giudice per il processo per direttissima che ha convalidato l’arresto e condannato l’uomo a otto mesi di reclusione. Ma per effetto della sospensione condizionale della pena, Talarico è stato rimesso in libertà.
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