Favorire il benessere psicofisico di anziani e persone con Alzheimer stimolandone i sensi: non solo vista, olfatto, tatto e udito, ma anche aspetto vestibolare e propriocettivo, cioè gli organi dell’orecchio interno che controlla l’equilibrio e la capacità di riconoscere la posizione e il movimento del proprio corpo nello spazio senza l’ausilio della vista. Varcata la soglia della stanza sensoriale ispirata alla filosofia del Mondo Snoezelen, inaugurata nella Fondazione Giovanni XXIII di Bitonto, l’ospite viene avvolto da colori, visioni, profumi e stimoli che regalano un’immediata percezione di relax e benessere.
«Una riduzione della vista o dell’udito o dispercezioni causano comportamenti aggressivi e malessere – spiega la psicologa Giorgia Monetti – e lo Snoezelen lavora per ridurre questi effetti e aumentare la qualità della vita della persona. Gli studi in tutto il mondo dimostrano una riduzione del 70% dei disturbi comportamentali, cosa che nessun farmaco riesce a fare».
La stanza sensoriale, realizzata con i fondi del 5 per mille, accoglierà gli anziani non autosufficienti ospiti della Rsa e le persone con Alzheimer del Centro diurno integrato, ospiti della Fondazione Giovanni XXIII, per sessioni individuali e di gruppo, sempre con la presenza di personale formato con certificazione ufficiale ad hoc: 11 operatrici tra psicologhe, educatrici e fisioterapiste. Un passo avanti nella cura centrata sulla persona, rispettosa dei suoi tempi, bisogni e desideri.