TARANTO – Tutto tace; è una quiete anomala quella della città di Taranto, almeno per quanto riguarda il calcio giocato, che profuma di rassegnazione. Un silenzio quasi isterico, che da più di tre settimane è stato imposto al Taranto e ai suoi tifosi.
La conferma dell’esclusione dal campionato di Serie C è l’ennesima pillola amara da digerire, per una piazza che, a modo suo, è sempre stata ambiziosa. Non solo, la Corte d’Appello Generale ha rigettato il ricorso effettuato dal club, confermando la decisione del Tribunale Federale e spegnendo quasi del tutto il barlume di speranza rimasto.
L’ultimo asso rimasto da giocare alla società, consiste nell’intraprendere ulteriori azioni legali verso il Tribunale Federale, forti del supporto del Collegio di Garanzia del Coni, il Consiglio di Stato e il Tar del Lazio. L’obiettivo degli ionici è dimostrare che è avvenuto il rispetto totale delle regole, cosa che le autorità calcistiche probabilmente non hanno riscontrato. Resta da attendere una decina di giorni circa, periodo in cui saranno rese pubbliche le motivazioni della sentenza inflitta ai rossoblù.
Ad ora però, si resta con l’esclusione dalla C e una penalizzazione di 3 punti da scontare nella prima stagione sportiva utile dal Taranto. Difficile aspettarsi colpi di scena, ma l’amore di un popolo per i suoi colori sarà certamente l’ultimo a cedere.
