Il naufragio del progetto di ampliamento del Centro Tecnico Porsche di Nardò, un investimento da oltre 450 milioni di euro, continua ad agitare le acque della politica salentina. L’epilogo è ormai noto: Porsche ha fatto un passo indietro, lasciando strascichi di amarezza, occasioni mancate e polemiche. “La vicenda Porsche – afferma il consigliere comunale Pierpaolo Giuri – è stata condotta malissimo dalla Regione Puglia, che si è dimostrata arrogante con gli agricoltori, veterocomunista con i proprietari, inconcludente e controversa con i territori e gli investitori, causando un danno d’immagine enorme per Nardò e il Salento, ma anche la perdita di posti di lavoro, opportunità di sviluppo e una irrecuperabile perdita di fiducia da parte di tutti gli investitori”. Ma per i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Alberto Gatto e Pierluigi Tarantino, il collega Giuri con le sue dichiarazioni “vorrebbe scendere dal carro dei perdenti, scaricando solo ad Emiliano la responsabilità di avere gestito malissimo la vicenda della Porsche, dimenticando che quell’accordo di programma fu sottoscritto in pieno agosto anche dalla sua vicesindaca Maria Grazia Sodero, peraltro candidata nella sua stessa lista di Difendere Nardò alle ultime amministrative, e che egli stesso votò a favore – del progetto – in Consiglio Comunale”. Mentre Fratelli d’Italia in consiglio comunale votò contro la sottoscrizione dell’accordo di programma per la realizzazione del progetto Porsche spiegandone le ragioni. “Non siamo mai stati contrari agli intenti di ampliamento della Porsche ed anzi ne abbiamo sempre riconosciuto l’importanza. Abbiamo invece stigmatizzato i metodi. Non si sottoscrivono accordi alle spalle di intere famiglie in pieno agosto, quando c’è chi è in vacanza oppure oberate di lavoro. Persone che si sarebbero ritrovate al lastrico dalla sera alla mattina come un fulmine a ciel sereno se non avessimo reso di dominio pubblico la congiura che Giuri, Sodero ed Emiliano stavano nascondendo”.
In questo mare mosso di dichiarazioni e contro-dichiarazioni, interviene il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Paolo Pagliaro che già nell’agosto del 2023 aveva messo in guardia il territorio e in particolar modo gli agricoltori e i proprietari terrieri coinvolti sui rischi legati al metodo seguito dalla Regione Puglia, presentando un’interrogazione urgente per denunciare come la forzatura della pubblica utilità, usata dalla Regione per giustificare gli espropri dei terreni agricoli, rischiava di compromettere l’intero progetto. “In linea con Fratelli d’Italia Nardò, – afferma Pagliaro – pur essendo favorevoli al progetto di ampliamento del Centro Tecnico Porsche a Nardò, contestiamo il metodo Emiliano che ha fatto naufragare l’intervento. Un espediente che ha calpestato i diritti dei proprietari con gli espropri, mentre si sarebbe dovuto procedere con trattative private. A causa del pasticcio che ne è scaturito, il gruppo Porsche ha fatto retromarcia privando il territorio salentino di un’opportunità di sviluppo, e di questo è responsabile la Regione”.