Questa è di quelle vittorie che fanno battere il cuore fino all’ultimo secondo, che si conquistano con le unghie e con i denti. Il Toro non brilla, inciampa, si aggroviglia nelle sue stesse paure, ma quando c’è da metterci l’anima, risponde presente e svetta con forza. E allora, anche se la strada è piena di ostacoli e il fiato è corto, l’HDL Nardò Basket spinge forte fino al traguardo e manda al tappeto l’Assigeco Piacenza che ormai è con un piede e mezzo in serie B. Due punti d’oro, due punti che allontanano il rischio del baratro della retrocessione diretta e avvicinano il primo obiettivo stagionale.
L’inizio è teso, il pallone pesa come un macigno. Piacenza gioca libera, senza paura, mentre Nardò si porta dietro tutta la tensione della classifica. Poi la scossa: Smith arma la mano, Iannuzzi ci mette muscoli ed esperienza, Mouaha incendia il palazzetto con una tripla. Il Toro prova a scappare, ma gli ospiti restano attaccati con i denti.
Nel secondo quarto il vento cambia. Nardò si smarrisce, sbaglia troppo e Piacenza ne approfitta, ribaltando tutto. Il Pala San Giuseppe si gela. All’intervallo il tabellone dice 32-38, il Toro è sotto.
Ma nella ripresa c’è da sporcarsi le mani, da soffrire, da sputare il cuore sul parquet. Stewart Jr. finalmente si sblocca, Mouaha e Iannuzzi danno l’anima. Il match diventa una montagna russa, punto a punto fino all’ultimo respiro. Serve un guizzo, un lampo, un colpo da grande squadra. Smith ruba un pallone pesantissimo, Iannuzzi dalla lunetta è glaciale. 74-70. Il pubblico esplode. Il Toro tiene botta, la nave arriva in porto.
E mentre il Toro avanza, gli altri inciampano. In questa 34ª giornata di Serie A2, cadono Vigevano, Livorno, Cremona e Cento, tutte dirette concorrenti nella lotta per la permanenza in categoria. Un turno che sorride ai granata, che allungano il passo e respirano più forte.
Dunque è una vittoria pesante in una notte da ricordare. Perché quando si vince così, con il cuore in gola e la spinta della gente, il sapore è ancora più dolce.