Ennesima aggressione nel carcere di Lecce ai danni di quattro agenti della polizia penitenziaria. A darne notizia le sigla sindacali O.S.A.P. E Al.Si.P.Pe. L’episodio si è verificato intorno alle 13 di venerdì in una cella della sezione isolamento del Reparto R2. A mettere in atto l’aggressione sarebbe stato un detenuto 30enne, da giorni trasferito in regime di isolamento, che si sarebbe inizialmente scagliato con calci e pugni contro un assistente capo della polizia penitenziaria. Il detenuto avrebbe continuato a colpire nonostante la vittima fosse caduta a terra, e chiedeva aiuto ai colleghi. Sentire le urla, il coordinatore è stato soccorso da tre colleghi, rimasti anche loro feriti nella colluttazione. Trasferiti in ospedale per le cure del caso, sono stati poi dimessi con una prognosi di venti giorni.
“Questo ennesimo episodio conferma lo stato emergenziale in cui versa l’Istituto leccese, tra una dilagante carenza di Personale ed un aumento esponenziale della popolazione detenuta”. È la denuncia del segretario regionale O.S.A.P.P. Ruggiero D’Amato, a cui si aggiunge l’appello di Roger Durante, Segretario Regionale del sindacato Al.Si.P.Pe. “Invitiamo la politica a non voltare lo sguardo di fronte a questa emergenza, ma a dare risposte concrete e tempestive per tutelare chi indossa la divisa e garantire un ambiente di lavoro sicuro e dignitoso”.
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