LECCE – Il destino bussa alla porta del Toro, e stavolta lo fa con il pugno chiuso. Domenica al Pala San Giuseppe, alle 17:30, HDL Nardò Basket affronta UCC Assigeco Piacenza in quella che, a tutti gli effetti, è una sfida che vale doppio. Anzi, di più. È una resa dei conti anticipata mascherata da turno di stagione regolare. Una domenica che può indirizzare tutto.
I granata, davanti al proprio pubblico, si giocano più di due semplici punti. C’è in ballo la possibilità di evitare l’ultimo posto. Una vittoria significherebbe mettere tra sé e Piacenza un muro spesso quattro punti, con una partita in meno da giocare rispetto agli emiliani. Sarebbe un segnale forte, un messaggio chiaro: il Toro è ancora vivo, e non ha intenzione di mollare un centimetro.
Ma attenzione. Perché Piacenza arriva a Lecce senza più appelli. Con sei vittorie su trentatré partite, i biancorossoblu sono sull’orlo del baratro. Ma proprio per questo, pericolosi. Perché quando hai l’acqua alla gola, ogni azione diventa l’ultima, ogni pallone può cambiare il finale. E loro lo sanno. Lo hanno già fatto all’andata, quando travolsero il Toro 93-75 in una delle giornate più inspiegabili e storte dell’intera stagione granata.
Ora però è un’altra storia. Il Toro ha imparato a soffrire, ha stretto i denti, ha superato momenti bui. E domenica ha la possibilità di raccogliere il frutto della fatica. Ma servirà una battaglia vera, perché Piacenza venderà carissima la pelle. Hanno cambiato coach – via Salieri, dentro Manzo – e provato a rianimare una stagione sbagliata sin dall’inizio. Il roster è stato rivoluzionato: fuori Sabatini, Veronesi, Miller e Skeens, dentro gli americani Michael Gilmore (dalla Serie A turca) e Derrick Marks, volto ben noto del nostro campionato. In regia l’ex Verona Bartoli, poi Bonacini, Querci, Filoni, Serpilli, D’Almeida, più qualche giovane con voglia di farsi notare.
Ma il Toro non fa sconti e ha un solo obiettivo: vincere. Per sé, per i tifosi, per restare aggrappata alla A2 con le unghie, con il cuore, con il fuoco. Perché questa non è una semplice partita. È una sfida che pesa come il piombo. E che,alla fine del campionato, può valere la salvezza.