Dopo il maxi atto intimidatorio del 13 marzo scorso, uno di quelli che non si vedevano da anni nel Salento, a Corsano è giunto il prefetto di Lecce Domenico Natalino Manno, per incontrare la vittima del raid, il titolare della Biasco Strade, che si è visto andare a fuoco in una notte ben quattro autovetture, parcheggiate davanti alla sua abitazione e sede legale dell’azienda. Il calore delle fiamme danneggiò pure il prospetto dell’edificio. Sulla porta d’ingresso era stato piazzato anche un ordigno artigianale che, fortunatamente non esplose. A distanza di un’ora sulla strada provinciale 81 vennero dati alle fiamme due escavatori e una motopala della stessa ditta. Nel colloquio privato avuto con l’imprenditore, il prefetto ha espresso vicinanza e solidarietà. Successivamente, nella sala consiliare si è svolto il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica alla presenza dei vertici delle forze dell’ordine e del vicesindaco di Corsano Francesco Caracciolo, che ha riportato le esigenze del territorio.
Nei giorni scorsi, intanto, sono state attivate delle misure tutorie nei confronti dell’imprenditore colpito e della famiglia, oltre a servizi straordinari di controllo del territorio.