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Poggiardo, il biostabilizzazione non chiuderà il 2 giugno: protesta contro il piano rifiuti della Regione

Anche Poggiardo dice “Stop” al conferimento dei rifiuti nella discarica di località Pastorizze e lo ha fatto in un’assemblea pubblica. Il Piano regionale dei rifiuti, recentemente modificato dalla giunta regionale, oltre ad aver generato mal di pancia ad Ugento, per il rialzo della discarica Burgesi, e a Corigliano per l’apertura della discarica, ha fatto arrabbiare i cittadini di Poggiardo che attendevano per il 2 giugno la chiusura dell’impianto di biostabilizzazione, invece prorogato dalla Regione almeno fino al 31 dicembre 2025. Più volte e in più occasioni l’amministrazione ha chiesto la chiusura programmata dell’impianto gestito da Progetto Ambiente Bacino Lecce Due Srl. La stessa posizione era stata espressa anche a fine gennaio dagli assessori regionali Serena Triggiani e Sebastiano Leo, alla presenza del direttore generale di Ager, Angelo Pansini. E invece, con un colpo di spugna, la giunta regionale ha deliberato il Piano dei rifiuti, prorogando il funzionamento dell’impianto di Poggiardo.

“Poggiardo ha già dato”, si è detto più volte durante la serata, ribadendo la necessità di rispettare la chiusura dell’impianto in un territorio che sin dal 1997 ha sopportato tanto, accogliendo rifiuti anche da fuori provincia.

All’incontro, organizzato dal Coordinamento Civico per la difesa di Ambiente e Salute Poggiardo-Vaste, hanno preso parte anche l’assessore regionale Alessandro Delli Noci e il consigliere regionale Paolo Pagliaro. Il primo, più volte incalzato dai presenti, ha scelto di non parlare, dicendo soltanto si essere arrivato a Poggiardo solo per ascoltare. Pagliaro, invece, ha denunciato la mancanza di programmazione da parte del centrosinistra che da vent’anni governa la Regione.

Quella di Poggiardo e Vaste è una battaglia condivisa dal consigliere Pagliaro che, come annunciato durante l’incontro, ha portato all’attenzione del Consiglio regionale con tutti gli atti istituzionali a disposizione: un’interrogazione urgente all’assessora all’ambiente Triggiani, una richiesta di audizione in commissione ambiente e una mozione che impegna il governo Emiliano a rispettare la scadenza del 2 giugno per la chiusura dell’impianto di Poggiardo, senza alcuna proroga. “Il tempo e la pazienza sono scaduti”, conclude Pagliaro.

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