TUGLIE – Avrebbe umiliato, offeso e minacciato i propri alunni di età compresa tra i due e i cinque anni, che all’epoca dei fatti frequentavano la scuola dell’infanzia di Tuglie. Ora, a distanza di dieci anni dagli episodi che hanno scosso le famiglie e una comunità intera, è giunta la condanna per la maestra di 60 anni, residente ad Alezio, accusata di maltrattamenti.
La condanna a tre anni di reclusione è stata emessa nelle scorse ore dalla giudice Elena Coppola, discostandosi di poco dalla richiesta formulata dal pm Luigi Mastroniani di quattro anni.
L’indagine si riferisce ad un periodo compreso tra il dicembre 2014 e il gennaio 2015, e prende il via dalle segnalazioni di alcuni genitori dei bambini.
Alle offese e umiliazioni, si sarebbero aggiunti anche schiaffi, minacce, bestemmie, strattonamenti e sculacciate: comportamenti immortalati da una telecamera nascosta, che i carabinieri avevano installato nell’aula dopo le segnalazioni dei bambini ai genitori. Una situazione che, stando a quanto riportato nella denuncia, avrebbe provocato un continui stato d’ansia nei piccoli, tanto da produrre in loro frequenti cambiamenti d’umore, minzioni involontarie e variazioni del comportamento quotidiano.
Alle famiglie degli alunni, dodici circa, che si sono costituite parte civile in giudizio, la docente dovrà provvedere al risarcimento del danno con il pagamento di provvisionali. Dopo il deposito delle motivazione, gli avvocati della maestra, che si è sempre proclamata innocente, valuteranno il ricorso in appello.