BRINDISI – Il sindaco Giuseppe Marchionna ha espresso la sua contrarietà alle integrazioni proposte al Protocollo d’Intesa per la riconversione industriale di Eni Versalis. Durante una recente riunione convocata dalla Regione Puglia, Marchionna ha deciso di non partecipare, ritenendo le modifiche proposte non sufficientemente significative per mettere in discussione l’accordo già approvato a livello ministeriale.
Il piano di trasformazione di Eni Versalis prevede la chiusura degli impianti di cracking e lo sviluppo di nuove piattaforme sostenibili, come una giga factory per accumuli stazionari in collaborazione con Seri Industrial. Questo progetto, che richiede investimenti superiori a 2 miliardi di euro, mira a ridurre le emissioni di CO2 del 40% e a mantenere l’attuale intensità industriale e occupazionale.
Nonostante il supporto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che ha istituito un tavolo di monitoraggio per garantire il rispetto degli impegni, Marchionna ha sottolineato che il piano non prevede interruzioni immediate della filiera chimica esistente e che l’importazione di etilene continuerà a essere garantita.
La posizione del sindaco ha suscitato critiche, in particolare da parte del Partito Democratico di Brindisi, che lo accusa di non tutelare adeguatamente i lavoratori e l’indotto locale. La Regione Puglia, invece, continua a sostenere la necessità di integrazioni per garantire una transizione più graduale e salvaguardare l’occupazione.