Il destinatario non è solo il presidente della Regione Michele Emiliano. Ma tutti gli assessori e tutti i consiglieri regionali di maggioranza e opposizione. Il mittente è uno: la sindaca di Corigliano, Dina Manti. L’oggetto della lettera inviata a tutto l’emiciclo è – come testualmente scritto – “l’atto unilaterale” con cui la giunta ha deciso l’apertura della discarica di Corigliano. Per questo, dice con chiarezza la sindaca, è “pronta a tutto, anche ad impugnare la delibera”.
La vicenda, lo ricordiamo, è stata al centro delle audizioni in commissione Ambiente del Consiglio regionale durante le quali il direttore del dipartimento, Garofoli, intervenuto al posto dell’assessora al ramo Triggiani, dichiarò di non essere in corso una situazione emergenziale sul fronte rifiuti. Ma che l’apertura della discarica era prevista dal piano approvato nel 2021 dal Consiglio regionale con il voto favorevole della maggioranza e contrario del centrodestra, come ricordato durante le audizioni.
E, dunque, nell’attesa che sia proprio la parte politica ad essere audita, ora è la sindaca ad intervenire. “Esprimo una forte e decisa contestazione in merito all’apertura della discarica a Corigliano, luogo principale di emungimento delle acque da parte di Acquedotto Pugliese che fornisce a buona parte del Salento”, scrive. “Evidenzio che ho appreso dell’adozione della delibera senza alcuna comunicazione ufficiale anticipata e senza il coinvolgimento dell’Amministrazione Comunale. È inaccettabile – scrive ancora chiaramente – che una decisione così importante venga assunta senza che il Comune, che rappresenta direttamente i cittadini, venga coinvolto in alcun modo. Ho appreso della delibera della Regione solo ex post, a cose fatte”. “L’operato della Regione Puglia ha ignorato il Comune, in palese spregio dei principi di sussidiarietà e di collaborazione tra le istituzioni. Non si può continuare a gestire i rifiuti in regime di emergenza. Le discariche sono il passato. Vogliamo garanzie sulla salute e non lo sconto sulla TARI come promesso dall’Assessora. L’Amministrazione Comunale – conclude – non rimarrà a guardare e si riserva il diritto di impugnare questo atto laddove necessario per tutelare i diritti dei nostri cittadini”.