BRINDISI – A mezzanotte scade il termini fissato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per la presentazione di manifestazioni di interesse riguardanti l’area di Brindisi. Dopo di che si potrà sapere chi crede ancora nelle potenzialità di questo territorio attraverso proposte che si spera possano concretizzarsi in investimenti capaci di produrre occupazione e reddito per le imprese locali.
L’iniziativa, come è noto, è stata promossa dal Comitato per il coordinamento del phase-out della centrale Enel a carbone di Cerano, presieduto dal Mimit, ed ha introdotto una nuova modalità di attuazione fondata su una strategia condivisa e concertata tra tutti i soggetti istituzionali e locali coinvolti.
L’obiettivo è definire un piano di sviluppo complessivo per l’intera area di Brindisi, con investimenti strategici per la riconversione e lo sviluppo economico e sociale a lungo termine, che sarà formalizzato attraverso un accordo di programma.
Con l’avvio della consultazione pubblica – come ha più volte precisato il Ministro Adolfo Urso -si compie un ulteriore passo in avanti decisivo per accompagnare questo territorio nella transizione dal carbone, assicurando una prospettiva chiara di riconversione e rilancio.
L’area dell’ex centrale a carbone, unitamente a tutto il territorio di Brindisi, può aspirare, pertanto, a diventare un polo industriale strategico per la tecnologia e i prodotti green, un punto di riferimento per la Puglia e l’Italia. Il Mimit, insieme al Comitato per il coordinamento del phase-out e alle istituzioni locali, ha assicurato che vigilerà affinché i progetti formulati dalle imprese diventino un reale motore di sviluppo per il territorio.
E’ evidente che la successiva sottoscrizione di un accordo di programma e la nomina di un commissario di governo serviranno a facilitare la effettiva concretizzazione di questi investimenti, anche in termini temporali.
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