Da zona residenziale a zona degradata il passo è breve. Passano gli anni e la situazione invece di migliorare continua a peggiore inesorabilmente. Siamo in via Cicolella, abbrivio di un quadrilatero – segnato da diverse strade perpendicolari – che si affaccia su un’ampia area di terreno non edificabile, utile per portare a passeggio qualche cane. Tutt’intorno i problemi (e i disagi) non mancano. A cominciare dalla mancanza di sicurezza. Già in passato avevamo denunciato la facilità con la quale numerose autovetture venivano rubate in questa zona, trasformata in una sorta di concessionaria a cielo aperto. Ora spunta un’altra questione. Riuscire a transitare in via Cicolella è un’impresa per via delle auto che occupano entrambi i lati della strada impedendo di fatto il passaggio dei mezzi d’emergenza quando si trovano di fronte un’altra auto. Nei giorni scorsi un’ambulanza del 118 è rimasta intrappolata facendo fatica a trovare una via d’uscita.
I residenti chiedono di modificare gli stalli riservati ai parcheggi, non più a spina di pesce ma orizzontali per “recuperare” un po’ di spazio di manovra. Lungo la stra spuinta un cartello che ricorda la presenza id un defibrillatore automatico. Peccato che sia difficilmente rinconducibile alla Confcommercio, ubicata al secondo piano di questo stabile. Qualche passo più avanti ed ecco l’Ufficio Scolastico provinciale. Di fronte scorgiamo via Agrimi (ma l’indicazione non esiste): se si ha la sventura di incrociare un’auto si rischia un frontale.
Ma i problemi non finiscono qui. Rifiuti qua e là, erba che cresce rigogliosa, panchine rotte, marciapiedi divelti. Il degrado e la sciatteria sono evidenti.
Insomma, 500 famiglie chiedono attenzione e rispetto. Per riportare zona Cicolella alla bellezza degli anni Ottanta.