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Redditi in aumento, ma il Sud resta indietro

LECCE – Il reddito medio disponibile delle famiglie pugliesi e salentine cresce, ma lentamente. E’ Il dato emerso dallo studio condotto da Unioncamere e dal Centro Studi Tagliacarne che, seppur positivo, mette ancora una volta in luce il gap economico tra Nord e Sud.

Lo studio, che si concentra sul triennio 2021-2023, mostra come siano le famiglie milanesi a disporre del reddito più alto in Italia, con 34.855 euro all’anno. Sul podio anche Bolzano e Monza.

Ma per trovare la prima città pugliese si deve scendere fino al 66° posto, occupato da Bari con circa 20.000 euro annui. Segue il Salento con Lecce, con 16.510 euro, Brindisi con 16.137 euro e Taranto con 15.666 euro.

La ricerca sottolinea anche una crescita generale dei redditi su tutto il territorio nazionale dal 2021 al 2023. Una notizia incoraggiante, legata a doppio filo con la diminuzione della disoccupazione scesa – secondo i dati Istat – al 9,3% nel territorio regionale. Allo stesso tempo, però, questa crescita non viaggia alla stessa velocità nelle varie province.

Se a Sondrio il reddito medio è aumentato del 17%, lo stesso non si può dire per le province pugliesi. A far registrare un incremento maggiore è stata la provincia di Brindisi (+9,58%), seguita da Foggia (+9,12%), Bari (+8,89%), Lecce (+8,78%) e Taranto (+8,33%).

Una fotografia del fenomeno che invita non solo a riflettere, ma anche a continuare ad investire per garantire eque opportunità e sviluppo.

 

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