SALENTO – È accusato di maltrattamenti contro familiari e conviventi, poichè avrebbe avuto nei confronti del figlio, fin da quando era minorenne, atteggiamenti aggressivi, minacciosi e violenti tali da indurlo anche a togliersi la vita, questo poichè non avrebbe accettato l’ omosessualità del giovane e gli avrebbe rivolto di continuo frasi del tipo ‘Non sei degno di essere mio figlio”.
Per questo un uomo di 53 anni, residente nell’hinterland di Gallipoli, è finito sotto processo, a seguito di un giudizio immediato disposto dal gip Angelo Zizzari, in accoglimento della richiesta formulata il 10 marzo scorso dal pubblico ministero Erika Masetti. Alcuni atti di violenza avrebbero interessato anche la moglie
Il figlio, ora maggiorenne, dopo una vita di sopprusi fisici e psicologici, ha trovato la forza di denunciare quanto subìto, denuncia presentata il 14 gennaio scorso presso la locale stazione dei carabinieri. Decisivo, è stato l’ultimo episodio avvenuto a metà dicembre del 2024, quando il ragazzo, durante una passeggiata con un amico sul corso principale del suo paese, ha incontrato il padre che si sarebbe scagliato contro di lui rivolgendogli insulti sempre legati alla sua omosessualità