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Caso Spada, la famiglia: “Giorgio fu ucciso”. Nuove indagini

GALLIPOLI – Mamma Raffaella, papà Sebastiano, le sorelle Francesca e Veronica non ci stanno: per la morte di Giorgio Spada invocano verità e giustizia.

Morto a soli 32 anni in un incidente stradale nel giorno di pasquetta dello scorso anno, Giorgio da due mesi a quella parte aveva paura, non era sereno. Nelle scorse ore la Procura, prorogando le indagini, ha delegato ai carabinieri della compagnia di Gallipoli gli interrogatori di testimoni, dopo che la famiglia – per il tramite dell’avvocato Faenza Speranza – ha depositato audio e video che potrebbero aprire a nuovi scenari.

I familiari ne sono convinti: non è stato un sinistro stradale a strappare la vita a Giorgio. Le tracce ematiche trovate sul lato passeggero e la mancata autopsia sul corpo del giovane pesano come macigni. Per questo hanno richiesto anche la riesumazione del corpo.

Ciò che è certo – sottolineano – è che Giorgio, quel giorno più che mai, non era tranquillo. Come non lo era da tempo.

L’ultima conversazione telefonica tra Giorgio e i genitori risale proprio alla mattina di quel tragico giorno. “Le parole di Giorgio – dice papà Sebastiano – lasciavano già presagire il peggio”. Giorgio è morto in strada, mentre a bordo della sua auto tornava a casa, dopo aver trascorso la giornata con la fidanzata da cui aspettava un figlio.

Nel tragitto – secondo la famiglia – qualcuno lo avrebbe inseguito, tanto da spingerlo ad accelerare su quella provinciale tutta curve, che percorreva ogni giorno e conosceva bene, fino a perdere il controllo del mezzo e schiantarsi contro un albero.

A gettare un’altra ombra oscura sulla vicenda ci sono anche i dubbi, avallati da prove, sulle frequentazioni di Giorgio nei mesi precedenti alla sua morte. Rapporti che avrebbero ingenerato paura nel 32enne, terrore che avrebbe confessato apertamente ad amici e parenti.

Per tutto questo la famiglia non intende arrendersi: “vogliamo la verità, siamo certi che per la morte di Giorgio ci sia un colpevole ed è giusto trovarlo”.

(Per rivedere l’intervista integrale rilasciata dai genitori, ospiti di “Pomeriggio in Famiglia”, CLICCA QUI.

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