MAGLIE – I difensori di Ernesto Toma e Marco Sticchi si dicono sorpresi per i provvedimenti cautelari eseguiti nei confronti dei rispettivi assistiti, tenuto conto delle acquisizioni utili a escludere ogni loro responsabilità, per fatti che peraltro non contemplano alcuna dazione di denaro. Ed in tutti i casi, gli addebiti riportati nell’ordinanza sono di scarsissima rilevanza ed, ad avviso dei legali, non possono configurare, in nessun modo, alcuna utilità per gli indagati. Senza omettere che certamente non possono essere addebitate al sindaco o al vicesindaco di Maglie responsabilità per appalti o procedimenti amministrativi (comunque tutti legittimi) attribuibili ad altre autorità comunali, dirigenti e funzionari, che, giustamente, non figurano fra gli indagati.
“Peraltro, si tratta di vicende molto datate – i relativi episodi sono infatti di 5/6 anni fa -, che ancora non giustificano una misura cautelare a distanza di tanto tempo. Episodi irrisori, d’epoca, contestati giudiziariamente un anno fa, con una misura che viene eseguita oggi!
“In questo contesto , è assolutamente necessario sollecitare al più presto il controllo del Tribunale del Riesame.”
Così gli avvocati Luciano Ancora e Roberto Eustachio Sisto per Ernesto Toma e gli avvocati Luciano Ancora e Andrea Sambati per Marco Sticchi. E restando a Maglie le funzioni amministrative, considerato il doppio impedimento di sindaco e vicesindaco, sarebbero salvaguardate. Lo statuto, infatti, prevede che le funzioni vicarie del sindaco vadano all’assessore anziano e non ad un commissario. In questo caso andrebbero all’assessore Antonio Fitto.
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