BRINDISI – La stagione del Brindisi si fa sempre più difficile, non solo per la precaria situazione in classifica, ma anche per le gravi conseguenze disciplinari derivanti dagli incidenti avvenuti durante la gara contro il Fasano.
Dopo i disordini sugli spalti e fuori dallo stadio Vito Curlo, il Giudice Sportivo ha emesso un verdetto pesante: sconfitta a tavolino per 3-0, quattro turni casalinghi a porte chiuse e un’ammenda di 6.000 euro, con obbligo di risarcire eventuali danni documentati. La decisione è stata motivata dalla pericolosità degli episodi, dalle recidive e dal rischio per l’incolumità pubblica.
Questa situazione rappresenta un ulteriore ostacolo per il Brindisi, attualmente ultimo nel Girone H di Serie D con soli 15 punti, a -7 dalla zona playout. La prossima sfida contro l’Angri diventa così decisiva: una vittoria è l’unico risultato possibile per tenere accesa la speranza di salvezza.
Nel frattempo, il Fasano, che ha ricevuto la vittoria a tavolino, si prepara ad affrontare il Matera nella 29ª giornata di campionato. Con 34 punti in classifica, la squadra pugliese punta a consolidare la propria posizione e chiudere al meglio la stagione.
Restano forti le condanne per quanto accaduto. Il Fasano, in una nota ufficiale, ha espresso “sgomento e rammarico” per la violenza che ha segnato un evento che avrebbe dovuto essere di puro sport. Il club ha ribadito il suo impegno affinché vengano adottate misure concrete per garantire sicurezza e rispetto dentro e fuori gli stadi.
La tensione resta alta, ma per il Brindisi è tempo di reagire sul campo, lasciandosi alle spalle una delle pagine più buie della stagione.