LECCE – Giovanni De Toma, club manager della Primavera 1 del Lecce, ospite a Piazza Giallorossa, ha parlato della rocambolesca sconfitta contro il Milan:
“Ci dispiace tanto per quello che è successo, perché i ragazzi hanno disputato una partita straordinaria. Per 70 minuti hanno creato gioco, hanno dominato il Milan in molte situazioni, poi sono emerse le individualità dei giocatori rossoneri. Negli ultimi venti minuti, il gol del 2-1 è arrivato velocemente e si è creata quella che possiamo definire ‘ansia di risultato’. Ci siamo abbassati per la forza del Milan e, quindi, ci è rimasto l’amaro in bocca. Tuttavia, resta anche la grande prestazione dei nostri ragazzi, che per 70 minuti hanno tenuto testa a giocatori di livello superiore”.
Un Lecce che, comunque, ha messo paura al Milan grazie alla doppietta di un attaccante, Krstovic, che, come afferma De Toma, è sopra la media:
“Ho sempre pensato che sia un attaccante superiore alla media. Non ce ne sono tanti in giro come lui: è un classe 2000, sente la porta, ci sono momenti in cui gli riesce tutto meglio e altri in cui fatica di più. È un attaccante leader, capace di fare reparto da solo. Qualsiasi allenatore e compagno di squadra vorrebbe avere una punta così, perché, anche quando non segna, riesce comunque a creare tanto”.
Domani il Lecce Primavera sarà impegnato in trasferta contro il Milan nella semifinale di Coppa Italia. La finale manca a Lecce da vent’anni e, dopo la conquista dello scudetto, la società giallorossa sogna anche il trofeo nazionale:
“Sono vent’anni che manca questa finale di Coppa Italia, quindi raggiungerla sarebbe un risultato storico per noi. È un obiettivo concreto e mercoledì avremo l’opportunità di fare qualcosa di importante. Si tratta di una gara unica: in caso di parità non ci saranno supplementari, ma si andrà direttamente ai rigori. In campionato abbiamo ottenuto tre vittorie contro il Milan. Fa parte del nostro percorso anche il periodo di difficoltà attraversato recentemente, perché ogni anno cambiamo molto: a livello locale, alcuni ragazzi vengono attratti dai grandi club, quindi dobbiamo cercare nuovi talenti in giro per il mondo per rimanere competitivi”.
Ora la testa è alla sfida della prima squadra, che venerdì sarà impegnata a Genova e dovrà ripartire dalle certezze mostrate nei 70 minuti giocati ad alto ritmo contro il Milan:
“La delusione per il risultato c’è, ma i ragazzi porteranno con sé anche la prestazione. È un dato di fatto che per 70 minuti abbiamo tenuto testa a un club importante come il Milan, ed è una certezza. Se ci portiamo queste certezze a Genova, possiamo ottenere un risultato positivo”.