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Discariche: “No ampliamento Ugento e apertura Corigliano. Linea ferma in Commissione ambiente”

Nora del consigliere regionale Paolo Pagliaro: “Se la Puglia non è in emergenza rifiuti – come ha dichiarato oggi in audizione il direttore del dipartimento Ambiente della Regione – perché c’è bisogno di ricorrere all’ampliamento di discariche già sature come Burgesi a Ugento, o addirittura di aprire l’impianto di Corigliano d’Otranto, mai entrato in funzione perché potenzialmente pericoloso per l’ambiente e la salute? È una domanda senza risposta, quella con cui usciamo dall’audizione in Commissione Ambiente convocata su nostra richiesta, per avere chiarimenti sulla dissennata delibera della Giunta Emiliano dell’11 febbraio scorso, che ha aggiornato il Piano Rifiuti approvato nel 2021 dalla maggioranza di centrosinistra, con il nostro voto contrario. Un piano che prevedeva la riapertura della discarica di Conversano e la realizzazione di un nuovo impianto a Cerignola, a cui il governo Emiliano non è stato capace di dar seguito. Ed ecco che il problema, come sempre, si scarica sul Salento.
Alla domanda sull’emergenza rifiuti in Puglia – che non è formale ma reale e drammatica in vista dell’estate, col rischio concreto di ritrovarci con i rifiuti per strada – chiediamo che siano il presidente Emiliano e l’assessora Triggiani a rispondere politicamente, perché la situazione in cui siamo precipitati ha responsabilità politiche. Dopo aver scelto di continuare a conferire i rifiuti indifferenziati nelle discariche private, con costi sempre più alti per i cittadini pugliesi, la giunta Emiliano decide ora di aumentare le volumetrie di tre impianti già saturi, due dei quali nel Salento, per far posto alla spazzatura della discarica di Autigno al collasso.
Nell’audizione di oggi abbiamo voluto dar voce alla protesta sacrosanta dei sindaci e dei rappresentanti del territori di Ugento, Presicce Acquarica, Salve, Taurisano, che dicono basta al sacrificio ambientale, basta alle malattie tumorali che sono dilagate in questi anni seminando morte e dolore. E non c’è prezzo che valga quanto la salute, per cui la riduzione Tari prospettata dalla giunta per i conferimenti a Ugento la consideriamo un’offesa e non certo un incentivo. Siamo stanchi di essere considerati la pattumiera di Puglia. Quindi, a prescindere dalle rassicurazioni del rappresentante Arpa sui monitoraggi dei pozzi spia e delle matrici ambientali, ribadiamo il nostro no secco e irrevocabile alla sopraelevazione della discarica di Ugento, che ha già accolto, a colpi di emergenza, quasi il 50% in più dei volumi di rifiuti previsti, e che ora dovrebbe riceverne altre 190mila metri cubi. Una follia!
Così come è una follia la messa in esercizio dell’impianto di Corigliano, realizzato sulla falda acquifera che disseta l’80% del Salento. Qui non si tratta di guerra di campanile, la battaglia in difesa dell’ambiente e della salute non ha confini di paese ma deve vederci tutti uniti contro l’ennesimo sopruso deciso da Bari. Noi abbiamo già dato troppo, abbiamo pagato un prezzo altissimo e non siamo disposti a ulteriori sacrifici. Perciò diciamo alla Regione che vada altrove a stoccare i rifiuti, certamente non a Ugento né a Corigliano. Siamo pronti alle barricate con i cittadini del nostro Salento, e chiediamo un confronto con il presidente Emiliano e l’assessora Triggiani, in una nuova audizione che abbiamo richiesto con urgenza”.

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