BRINDISI – Gli ennesimi recenti gravi episodi, confermano, ove ce ne fosse bisogno, i rischi per l’incolumità di chi opera a stretto contatto con il pubblico. I casi più eclatanti sono quelli legati alla sanità pubblica, con medici, infermieri ed ausiliari che hanno subito atti di violenza da parte di chi crede nelle regole della sopraffazione.
E poi ci sono gli addetti e la dirigente della ripartizione Patrimonio del Comune di Brindisi dove c’è stato chi ha pensato di farsi giustizia da solo con le mani e non con le parole.
È del tutto evidente che tale stato di cose – come denunciano le organizzazioni sindacali di categoria – non consente al personale di svolgere la propria attività lavorativa con la serenità necessaria, generando uno stato di intollerabile tensione.
Risulta, pertanto, urgentissimo adottare tutte le misure necessarie a tutela dei dipendenti, prevedendo la immediata presenza, presso il Settore Patrimonio, di agenti della Polizia Locale nei due giorni di ricevimento del pubblico, unitamente ad altre misure che siano in grado di garantire il personale. Misure sulla cui individuazione le organizzazioni sindacali hanno manifestato la disponibilità ad incontrare gli amministratori comunali per giungere a soluzioni condivise.
Del resto, anche la Cassazione ha sentenziato che il datore di lavoro deve garantire condizioni tali da tutelare le condizioni psico-fisiche dei dipendenti
Adesso la speranza è che questo appello non cada nel vuoto ancora una volta, magari fino alla prossima aggressione.