È stato il cardinale salentino Angelo De Donatis a presiedere il Rito della Santa Messa con l’imposizione delle ceneri a Roma, sostituendo Papa Francesco, ricoverato dallo scorso 14 febbraio presso il policlinico “Gemelli”, a causa di una polmonite bilaterale.
Il porporato, originario di Casarano, ha presieduto la liturgia stazionale nella Chiesa di Sant’Anselmo all’Aventino, raggiungendo insieme ai confratelli cardinali, vescovi e arcivescovi la Basilica di Santa Sabina, celebrando poi la Santa Messa con il Rito di Imposizione delle Ceneri. Una liturgia sobria che dà il via al periodo quaresimale: un tempo, in attesa della Pasqua caratterizzato dal pentimento, dal digiuno, e dalla preghiera, che non è mancata nei confronti del Papa durante la celebrazione.
Il cardinale De Donatis, 71 anni, dal 6 aprile 2024 è a capo della Penitenzieria Apostolica. Dopo la formazione spirituale nel Seminario di Taranto e nel Pontificio Seminario Romano Maggiore, il 12 aprile 1980 è stato ordinato sacerdote nella Chiesa di San Domenico, a Casarano, dal vescovo di Nardò. Tre anni dopo si è incardinato nella Diocesi di Roma, dove, dopo aver svolto alcuni incarichi pastorali e formativi, nella Basilica di San Pietro è stato ordinato vescovo ausiliare di Roma il 9 novembre 2015 per l’imposizione delle mani di Papa Francesco. Ne è diventato stretto collaboratore due anni dopo con la nomina di vicario del Santo Padre per la Diocesi di Roma. Il cardinale ha sempre mantenuto stretto il suo legame con il Salento, sua terra d’origine, dove continua a recarsi spesso.
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