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Basket A2, Nardò-Brindisi: battaglia, passione, sold out

LECCE – Domenica il Salento si ferma, si accende, si stringe attorno alla sua passione più vera. Non è solo una partita, non è solo un derby: è una celebrazione, un crocevia di destini che intreccia storia, orgoglio e appartenenza. Nella serie A2 di basket HDL Nardò e Valtur Brindisi si sfidano sul parquet infuocato del Pala San Giuseppe di Lecce, in un sold-out che profuma di attesa e di emozioni pronte a esplodere. Palla a due alle ore 18:00.
La palla a spicchi rotolerà sulle righe del parquet, ma la vera partita si giocherà nei cuori. Il talento conta, ma non basta. Qui le statistiche diventano carta straccia e i numeri si sciolgono sotto il peso delle emozioni. Il derby è la partita delle anime, in cui la pelle d’oca conta più delle tattiche e l’orgoglio supera ogni logica. Nardò e Brindisi si guardano negli occhi come due regine del Salento e della Puglia, diverse eppure simili, unite dall’amore per questo sport e dalla voglia di primeggiare.
Nardò porta con sé il ricordo dolcissimo dell’impresa dell’andata, quella vittoria per 63-76 che ha scritto una delle pagine più belle della storia granata, in una bolgia da tremila cuori brindisini. Era il Toro feroce, cinico e perfetto, capace di domare un avversario blasonato e di far esplodere la propria gente. Ma il tempo è passato, le squadre sono cambiate e le certezze si sono sciolte. Oggi si ricomincia da zero.
Brindisi arriva a Lecce con un cammino indecifrabile, sospeso tra la forza di un gruppo che ha saputo risalire la classifica e le ombre di una stagione segnata dagli infortuni. La squadra di Piero Bucchi – veterano delle panchine e già re di questa categoria – ha talento e orgoglio, ma anche ferite aperte. La stella del Sud è in bilico tra sogni di play-off e la paura di scivolare, con giocatori come Ogden, Brown e Laquintana pronti a lasciare il segno.
Il Toro di coach Mecacci arriva con il cuore pieno di voglia di riscatto, dopo il passo falso di Cremona. È il momento delle scelte definitive, delle energie ritrovate, di una squadra che vuole stringersi attorno al proprio popolo e lottare fino all’ultima goccia di sudore. La settimana di lavoro con il roster quasi al completo – eccezion fatta per Woodson – è il segnale di una squadra che ci crede, che vuole giocarsi tutto sul campo, con la testa alta e lo sguardo fiero.
Ma il vero spettacolo, ancora una volta, sarà sugli spalti. In sei ore i biglietti sono andati esauriti, segno di un popolo che non lascia sola la sua squadra. Il derby è una promessa, un patto silenzioso tra squadra e tifosi, un abbraccio collettivo che trasformerà il Pala San Giuseppe in un cuore pulsante. Sarà battaglia, sarà emozione pura, sarà spettacolo. Il derby è qui, e il cuore del Salento batterà più forte che mai.

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