BRINDISI – Eni ha ribadito che il piano di trasformazione e rilancio di Versalis, la sua controllata nel settore della chimica, è strettamente legato alla fermata degli impianti di cracking di Brindisi e Priolo. Questo piano prevede investimenti significativi, pari a 2 miliardi di euro, destinati allo sviluppo di nuovi progetti industriali.
La decisione di fermare gli impianti di cracking è motivata dalla necessità di ridurre le perdite economiche causate da una crisi strutturale e irreversibile del settore chimico a livello europeo. La fermata degli impianti consentirà di concentrare gli sforzi e le risorse su nuovi progetti più sostenibili e in crescita.
Durante un recente incontro con i rappresentanti sindacali, Eni ha sottolineato i progressi significativi nello sviluppo del piano. Tra le misure discusse, vi è la possibilità di mantenere in conservazione gli impianti di Brindisi dopo la fermata, nell’eventualità di un recupero di sostenibilità. Inoltre, è stato ipotizzato un nuovo sviluppo industriale a Ragusa, finalizzato a sostenere le nuove filiere produttive.
Il piano di trasformazione e rilancio di Versalis mira a coniugare diverse esigenze: mantenere l’intensità industriale e occupazionale nei territori interessati, attrarre ingenti investimenti con ricadute positive sull’indotto e recuperare la redditività dell’azienda. Questo passaggio da un mercato in crisi cronica a nuovi mercati più sostenibili rappresenta una strategia chiave per il futuro di Versalis.