TARANTO – La fine è già iniziata. Il Taranto non sta più lottando per sopravvivere, sta solo aspettando la sentenza. La gara contro il Crotone, prevista per sabato 1° marzo alle 17:30, è stata rinviata a data da destinarsi. Una decisione presa dalla Lega Pro dopo la notifica della chiusura delle indagini sul mancato pagamento di stipendi e contributi. Un rinvio che sa di condanna, il segnale che il verdetto è vicino: l’esclusione dal campionato di Serie C.
La verità è dura da accettare, ma ormai evidente. Il Taranto non ha versato gli stipendi di novembre, dicembre e gennaio. Non ha pagato l’IRPEF, l’INPS, né gli incentivi all’esodo. Il club si è trascinato avanti con enormi difficoltà, ma ora il conto da pagare è arrivato e non ci sono più scappatoie. Il regolamento parla chiaro: l’inadempienza grave porta alla radiazione.
il Taranto avrebbe pagato soltanto gli stipendi di Settembre/Ottobre.
E così, dopo tante battaglie, il calcio tarantino si trova davanti all’ennesima ripartenza da zero, con una società nuova, diversa. L’Eccellenza sarà l’amaro punto di partenza, un palcoscenico troppo stretto per una piazza che merita di più. E mentre tutto sembra sgretolarsi, resta lo stadio nuovo, vuoto e silenzioso. Una cattedrale nel deserto, l’unica testimone di un sogno che si sta spegnendo.