BRINDISI – Cresce a dismisura la tensione, nella città di Brindisi, per la crisi gravissima che sta investendo l’intero comparto chimico. Segnali importanti in tal senso sono stati raccolti anche all’esterno della Prefettura nella giornata di ieri, mentre era in corso una riunione a cui hanno partecipato li rappresentanti delle sigle sindacali, così come il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, l’assessore Triggiani e Leo Caroli per la task force sul lavoro.
Ore ed ore di discussione durante la quale non sono mancati momenti di tensione, soprattutto quando i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil hanno evidenziato al loro interno una profonda spaccatura che non denota nulla di buono, soprattutto se si considera il dramma occupazionale in atto per effetto dell’ormai imminente chiusura dell’impianti cracking all’interno del Petrolchimico.
Addirittura con l’incontro ancora in corso la Uil ha diffuso una nota in aperto contrasto con Emiliano, parlando di tempi scaduti per un intervento della Regione che a questo punto può prodigarsi solo per il riconoscimento di Brindisi come area di crisi complessa. Un piccolo ma significativo incidente di percorso che testimonia come siano molto distanti le posizioni tra le singole organizzazioni sindacali.
Adesso, invece, il compito principale di tutti gli attori in campo deve essere quello di verificare se esistono concreti margini di manovra per tutelare tutti i posti di lavoro, tra diretti e indiretti, e traguardare gli obiettivi di sostenibilità ambientale ed economica.
La chimica di base è un comparto che deve essere considerato strategico per il Paese e per questo bisogna pretendere risposte dal Governo che, di fatto, detta l’indirizzo alla propria controllata Eni.
Perciò il Governo ed Eni-Versalis non possono disimpegnarsi da questo territorio e abbandonare la comunità brindisina al proprio destino.
In tutto ciò, quindi, non si può trascurare l’impatto sociale ed economico che si ripercuote sul territorio a causa di certe scelte dopo anni in cui si è alimentata una filiera produttiva monocommittenza a proprio uso e consumo. Un appello che nelle ore successive è giunto anche dal Partito Democratico, a commento dell’incontro svoltosi in Prefettura.
Va detto, infine, che solo su un elemento sono stati tutti d’accordo: sul grande ruolo che sta svolgendo il Prefetto Carnevale per individuare percorsi di intervento finalizzati a raggiungere gli obiettivi prefissati.
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