Potrebbe registrarsi un colpo di scena nella seduta del consiglio comunale di Brindisi convocata per venerdì mattina. I contestatori presenti all’interno della maggioranza, a cominciare dal consigliere Roberto Quarta, potrebbero decidere di far saltare il consiglio per dare precedenza, nei giorni successivi, alla discussione in aula della mozione di sfiducia presentata dai dodici consiglieri di opposizione, con l’aggiunta della tredicesima firma, proprio di Quarta.
Sull’argomento nessuno si pronuncia ufficialmente, ma ci sono tutti i presupposti perché accada qualcosa, tanto più perché sull’argomento della mozione di sfiducia oggi è intervenuto anche il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Luigi Caroli il quale ha detto che tutto sommato non è un fatto negativo discutere in aula del futuro dell’Amministrazione, visto che in questo modo potranno venir fuori tutti i problemi di cui ci si lamenta ormai da tempo. Insomma, la situazione è in costante evoluzione, con le minoranze che ovviamente venerdì saranno della partita solo nel caso in cui la maggioranza sarà nelle condizioni di presentarsi in aula con diciassette consiglieri.
Tra l’altro, si dicono tutti convinti della necessità di evitare un lungo commissariamento dell’ente, ma la paralisi in cui oggi si rischia di trovarsi corrisponderebbe più o meno alla stessa cosa. Ed è questo il motivo per cui tutte le forze politiche di maggioranza sono chiamate ad uno sforzo di unità, magari mettendo da parte rivendicazioni che i cittadini non comprenderebbero in questo momento. Non è un mistero, infatti, che oggi Brindisi sta vivendo una crisi senza precedenti che richiede la presenza di una guida autorevole e non messa in discussione tutti i giorni. Un fuoco amico che a volte fa più male di quello degli oppositori.
