LECCE – Una panchina tricolore per ricordare la figura di Norma Cossetto, ma anche di tutte le donne vittime delle foibe, che come lei furono torturate, violentate e uccise dai partigiani di Tito.
Lecce ha voluto così rendere omaggio alla giovane studentessa istriana brutalmente seviziata, violentata e gettata ancora viva in una foiba di Villa Surani nella notte fra il 4 e il 5 ottobre 1943. e in via Indipendenza, nel quartiere Santa Rosa, si è svolta la cerimonia di posa di questa simbolica panchina tricolore promossa dal gruppo comunale di Fratelli d’Italia, presenti tra gli altri il sindaco Poli Bortone, assessori e consiglieri comunali, il deputato Erio Congedo, la consigliera nazionale di parità Filomena d’Antini e diversi cittadini.
Apposta al centro della panchina una targa che ricorda l’anno di nascita, 1920, e quello di morte, 1943, di Norma Cossetto medaglia d’oro al merio civile.
Durante la cerimonia è stata anche ribadita l’importanza del rispetto della dignità delle persone tutte, da parte di tutti, e di quanto sia fondamentale ricordare avvenimenti come quelli legati alle Foibe, affinché simili tragedie non accadano mai più.