LECCE – Sipario. In via Verdi è la brecciolina a mettere la parola fine sulla possibilità di continuare a riportare alla luce la parte dell’Anfiteatro riemersa durante gli scavi per il rifacimento del basolato. Le operazioni di copertura, improvvise, sono state effettuate nelle scorse ore dagli operai della ditta incaricata, tra lo sorpresa dei commercianti e dei titolari degli esercizi pubblici della zona che aspettavano invece di essere convocati da un momento all’altro dall’assessore ai Lavori pubblici Anguilla, per conoscere tempi sulla fine dei lavori in base alle indicazioni della Soprintendenza. Tempi che, adesso, con gli scavi completamente ricoperti e con la parola fine messa definitivamente sulla possibilità di recuperare anche questa porzione di Anfiteatro, dovrebbero essere quelli stabiliti ad inizio lavori, ovvero fine cantiere il prossimo 31 marzo, giorno più giorno meno, visto che c’è stato un fermo di quindici giorni. Adesso, quindi, si dovrebbe procedere con il posizionamento del basolato che renderà nuovamente percorribile via Verdi. Archiviati quindi gli scavi archeologici di via Verdi, adesso occhi ed attenzione puntati sul cantiere di via Alvino, dove continua l’attività degli archeologi della Soprintendenza, in attesa di conoscere in quale direzione procedere una volta arrivati i finanziamenti provenienti dai Fondi di sviluppo e coesione. Fondi, diciotto milioni di euro, che serviranno al recupero ed alla valorizzazione dello storico monumento di epoca romana, con un progetto che prevede anche la realizzazione di un ponte sospeso che permetterà di vedere dall’alto l’Anfiteatro. Intanto, restando in tema di scavi archeologici, entro la fine di marzo potrebbero partire i lavori di scavo all’interno del parco Rudiae, Fondo Acchiatura, dove grazie alle indagini geofisiche è stato individuato un altro teatro di epoca romana, il quarto, oltre ad un impianto termale e resti di abitazioni