Nota del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani verso Fratelli d’Italia
“Nella vicenda ingarbugliata e dolorosa delle rette per le RSA, le residenze sanitarie assistenziali, la Regione prova a metterci una pezza e a scaricare le colpe sulla normativa nazionale che riduce dal 70 al 50% la quota di compartecipazione a carico del sistema sanitario nazionale. L’altra metà, però, nel caso in cui le famiglie degli assistiti non possano farsene carico, spetta al Comune di residenza. Abbiamo sollevato il caso limite della Rsa San Raffaele di Campi Salentina, che ha richiesto ai parenti dei degenti un innalzamento delle rette e il pagamento degli arretrati da luglio 2023 a novembre 2024. La decisione della Regione di ridurre la sua quota di compartecipazione è stata una scelta politica che ha tradito un principio fondamentale della nostra Costituzione, l’articolo 32 che tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e garantisce cure gratuite agli indigenti. Tagliando la sua quota di compartecipazione, la Regione non si è preoccupata di scaricare sulle famiglie dei degenti la differenza, di cui certo non si sarebbero fatti carico i gestori delle RSA.
Nel caso della residenza San Raffaele di Campi Salentina, c’è un ulteriore complicazione legata alla gestione, al momento ancora affidata alla società SGAS ma che dovrebbe diventare totalmente pubblica, e dunque affidata alla Asl di Lecce, entro novanta giorni dall’approvazione della legge regionale (avvenuta a dicembre scorso), e dunque entro il primo aprile.
Una matassa ingarbugliata che spetta alla Regione districare, senza lasciare nello sconforto e nella disperazione le famiglie dei degenti delle RSA e sostenendole nel pagamento delle rette”.