CronacaEvidenzaLecce

In fiamme l’auto utilizzata per mettere a segno le rapine nel Sud Salento

Soltanto 24 ore prima vi avevamo fatto vedere in esclusiva nel nostro telegiornale le immagini dell’ultima rapina messa a segno dal rapinatore solitario che da diverse settimane sta seminando il panico nel sud Salento. Sarà stato proprio per questo motivo che il malvivente ha pensato di dar fuoco nella notte al mezzo, una Fiat Croma. La vettura, più volte immortalata durante i vari colpi dalle telecamere interne dei sistemi di videosorveglianza dei locali presi di mira, è stata parcheggiata lungo un’arteria perpendicolare alla SS72 che collega Melissano e Ugento. Una strada parallela alla SS274, Gallipoli-Leuca.
A notare le fiamme, infatti, intorno all’una della notte, sono stati alcuni automobilisti di passaggio che transitavano lungo la Salentina Meridionale, i quali hanno immediatamente allertato i soccorsi.
I primi a raggiungere la vettura sono stati i vigili del fuoco del distaccamento di Gallipoli, che hanno domato il rogo e messo in sicurezza l’area. Oltre a loro, successivamente, sono arrivati i carabinieri della Compagnia di Casarano, che hanno effettuato i rilievi utili alle indagini.
I militari, nella mattinata, hanno raggiunto nuovamente la zona, alla ricerca della pistola usata dal rapinatore durante i colpi messi a segno. Gli ultimi due in ordine di tempo, si sono verificati mercoledì sera, ai danni di una tabaccheria di via Vittorio Emanuele II, a Casarano, e di un supermercato di Taviano. Una settimana prima, il rapinatore aveva portato via l’incasso della giornata da una farmacia e da un supermercato di Supersano, in quest’ultimo episodio, inoltre, l’uomo ha sparato anche dei colpi di pistola contro il soffitto a scopo intimidatorio. E ancora, precedentemente, era stato preso di mira un negozio di Melissano.
Continuano a ritmo serrato le indagini dei carabinieri per risalire all’identità del rapinatore, che ad ogni colpo ha agito con il volto travisato, armato di pistola e con un modus operandi sempre uguale. In più occasioni, infatti, si sarebbe dileguato dopo aver prelevato l’intero registratore di cassa.

Articoli correlati

È morto Papa Francesco. Nel 2018 pregò sulla tomba di don Tonino Bello

Redazione

Lecce-Como, questa sera alle 21 su TeleRama

Redazione

HDL Nardò ritrova se stessa, ma la battaglia salvezza è tutta da scrivere

Massimiliano Cassone

Pasquetta 2025: per una volta, il meteo gioca a favore!

Elisabetta Paladini

Spari contro l’auto della mamma di un magistrato nel Foggiano

Redazione

Il Lecce conferma Giampaolo e porta tutti in ritiro

Massimiliano Cassone