LECCE – Una partita concreta quella di Monza, ma al Lecce due punti in più non avrebbero affatto pesato. Il successo dei giallorossi sarebbe stata una zavorra per la squadra di Nesta e una molla per quella di Giampaolo.
È andata così e bisogna accettare il verdetto del campo. Quando non si vince c’è il merito dell’avversario e quello non sufficiente, evidentemente, del Lecce per vincere la partita.
E da qui che deve ripartire la formazione leccese che già venerdì è chiamata a sfidare l’Udinese. Che in questa stagione navigano lontani dai bassifondi della classifica. Un’altra squadra rispetto a quella che nel maggio scorso arrivò disperata al Via del Mare a caccia di punti salvezza. E trovò un Lecce reduce dalla sbornia salvezza festeggiata prima ancora di scendere in campo contro i friulani.
Venerdì la squadra udinese scenderà in campo con i nervi distesi. La classifica dei bianconeri dell’est infonde tranquillità nel club friulano, decimo in classifica con 33 punti. E obiettivo minimo sempre più vicino. Poi si potranno fare altri ragionamenti e puntare altri traguardi, a confini europei che già oggi si scrutano. Forse proprio per questo al Via del Mare ci sarà un avversario affamato di punti e non sazio nonostante la vittoria netta contro l’Empoli.
Il Lecce arriverà all’appuntamento di venerdì non impreparato. Il vantaggio sulla terzultima posizione va incrementato. E oggi Giampaolo rispetto ai mesi scorsi ha pure una rosa più larga per poter gestire i vari momenti della partita. Con i nuovi arrivati l’organico è più ricco numericamente e quelle potenzialità intraviste dai dirigenti giallorossi possono diventare qualità. Al tecnico giallorosso Giampaolo il compito di valorizzarli. Intanto domenica a Monza ha fatto esordire un altro volto nuovo Danilo Veiga, laterale destro portoghese, 22 anni. Ha preso il posto di Guilbert. La prima uscita è sembrata sicura. Avrà tempo per convincere e crescere.