Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce Stefano Sala ha rinviato a giudizio Lucio Sarcinella, il 28enne di Casarano accusato dell’omicidio volontario aggravato di Antonio Amin Afendi, il 33enne freddato nella mattinata del 2 marzo scorso in pieno centro.
Il gip ha rifiutato l’istanza presentata dall’avvocato Simone Viva dell’ammissione ad rito alternativo, confermando la sussistenza della premeditazione. Il processo si aprirà il prossimo 10 aprile.
Otto giorni dopo, invece, dinanzi al Gip Sala prenderà il via il processo con rito abbreviato nei confronti di Andrea Sabato, il 36enne che quella mattina era alla guida dell’Audi A3 dalla quale sarebbero partiti i 3 colpi della revolver calibo 3/70 magnum, indirizzati ad Afendi, e della sua compagna Mine Shabani, 22enne di origini albanesi, accusata di favoreggiamento. Sentita a sommarie informazioni nel corso delle indagini, la 22enne avrebbe aiutato Sarcinella ad eludere le investigazioni attestando falsamente di non conoscere né frequentare il 28enne e la sua compagna. Avrebbe dichiarato, inoltre, di non sapere se il proprio fidanzato fosse amico di Sarcinella, affermando che nel corso della mattinata del delitto avevano dormito insieme fino a mezzogiorno. Le indagini, invece, svelarono altro, poiché il fidanzato di Shabani quel giorno sarebbe uscito da casa molto prima, accompagnando Sarcinella a prelevare le armi occultate in una zona di campagna lungo la provinciale Casarano-Taurisano per poi dirigersi presso piazza Petracca alla ricerca di Afendi, autore, a suo dire, di minacce nei confronti della compagna. Una volta rintracciato nei pressi del bar, Sarcinella sarebbe sceso dall’auto esplodendo tre colpi di pistola in rapida successione, colpendolo al torace e all’addome, causandone la morte.
A difendere i due imputati, gli avvocati Simone Viva, Giuseppe Presicce e Americo Barba.
