Nella nona giornata di ritorno della Superlega, Taranto esce a mani vuote dalla sfida contro Cucine Lube Civitanova, nonostante una prestazione combattiva, ad eccezione di un secondo set da dimenticare. Il 3-1 finale con i parziali di 17-25, 25-11, 24-26, 25-22, racconta di un match in cui i rossoblù hanno saputo mettere in difficoltà la Lube, ma nei momenti decisivi è mancata quella freddezza necessaria per portare a casa almeno un punto.
L’avvio di gara aveva fatto ben sperare: un primo set dominato con un servizio incisivo e un muro efficace avevano dato a Taranto il controllo del parziale. Tuttavia, il crollo nel secondo set ha interrotto il ritmo, permettendo a Civitanova di rientrare in gara senza difficoltà. Il terzo set, invece, è il vero rammarico della serata: avanti nei momenti chiave, con due set ball a disposizione, Taranto non ha saputo concretizzare e ha ceduto ai vantaggi. Nel quarto, nonostante una buona reazione, la Lube ha chiuso con maggiore lucidità.
Bottolo è stato il trascinatore dei padroni di casa con 20 punti, ma Taranto ha avuto buoni segnali da Held e Gironi, protagonisti di una prova coraggiosa. Ciò che è mancato è stata la gestione delle fasi cruciali, un aspetto su cui lavorare per evitare di sprecare occasioni simili in futuro.
L’amarezza è tanta, ma il gioco espresso lascia intravedere margini di crescita. Con maggiore cinismo, questo Taranto può raggiungere la salvezza.
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