LECCE – Potrebbero partire entro la prossima primavera i lavori di scavo per portare alla luce il quarto teatro romano di Lecce, quello scoperto grazie alle indagini geofisiche all’interno del Parco archeologico di Rudiae sul finire dello scorso anno. Si attende infatti, come stabilito nel Bando di gara indetto dal Comune di Lecce, la chiusura del termine di presentazione delle offerte di partecipazione alla gara di appalto dei lavori per un importo di 555mila euro inseriti nel progetto “Rudiae la città di Ennio”. Una volta individuata la ditta che si aggiudicherà i lavori, si potrà quindi dare il via a tutte le procedure necessarie a far partire la nuova campagna di scavi che permetterà di scoprire un’altra porzione di storia romana che al momento si nasconde su Fondo Acchiatura. Le indagini geofisiche portate avanti dagli archeologi diretti dal professore Pio Panarelli e sotto la direzione scientifica dell’archeologo e docente emerito di Unisalento professor D’Andria hanno permesso di individuare un nuovo teatro risalente all’epoca romana. Ma non è l’unica scoperta effettuata. Sempre alle indagini geofisiche, nel terreno di Fondo Acchiatura. Oltre al teatro, ci sarebbero anche un impianto termale, i muri perimetrali delle antiche abitazioni, delle insule ed altri reperti. Insomma, un vero e proprio tesoro nascosto che andrà a valorizzare ulteriormente questa area archeologica che si trova ad appena tre chilometri da Lecce. Valorizzazione che, nell’importo finanziato con un milione di euro, prevede anche la realizzazione di un impianto di illuminazione, di un sistema di videosorveglianza e di ulteriori passerelle per consentire visite agevolate anche a persone con disabilità. Insomma, una Lecce che diventa sempre più un grande parco archeologico a cielo aperto e che dalla storia potrebbe trarre benefici in ogni comparto, da quello turistico a quello economico. Ed è con questo intento che nasce la proposta di legge regionale “Lecce romana” avanzata dal consigliere regionale Paolo Pagliaro, e subito condivisa all’unanimità, finalizzata a valorizzare un patrimonio architettonico di epoca romana che merita di essere riscoperto in tutto il suo splendore.
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Sergio Costa
Giornalista Professionista, nel settore dell'informazione dal 1992. Prima di approdare a Telerama esperienze lavorative in varie testate giornalistiche locali (Quotidiano, Leccesera, Paese Nuovo) e nazionali (Radio24) ricoprendo incarichi come redattore, direttore responsabile, caporedattore e caposervizio.