Nota dei consiglieri regionali dei gruppi di centrodestra Fratelli d’Italia, La Puglia Domani, Forza Italia, Lega
“Il caso Bari, con le dichiarazioni rese ieri in interrogatorio dall’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri su un presunto accordo con Emiliano per spaccare il centrodestra alle elezioni comunali di Bari del 2019, hanno travolto e stravolto la conferenza stampa convocata dal centrodestra per denunciare lo stallo del Consiglio regionale. E convocata simbolicamente nell’aula consiliare per dimostrare che noi siamo sempre presenti, mentre dall’altra parte ci sono i banchi vuoti. Il caso Bari diventa emblematico perché Michele Emiliano, all’epoca presidente della Regione, sarebbe entrato a gamba tesa nella competizione per agevolare Antonio Decaro, il loro candidato designato alle prossime regionali. E il candido Decaro non poteva non sapere di questo accordo. C’è una sinistra continuità che ci preoccupa, perché stiamo andando ad affrontare una nuova campagna elettorale sempre con le stesse pedine sullo scacchiere. Chiediamo sia fatta chiarezza, perché probabilmente quelle elezioni sarebbero andate diversamente se non ci fosse stato un accordo sottobanco ai danni della nostra coalizione.
Intanto questa legislatura regionale si trascina, ostaggio delle beghe interne, delle liti e dei veti incrociati. Il segretario regionale e il capogruppo Pd in Consiglio regionale fanno continui annunci a mezzo stampa su leggi da portare in aula o da cancellare. Ma loro, che sulla carta hanno i numeri, in realtà sono divisi e disertano l’aula se non accontentati nel mercato del do ut des interno alla maggioranza, di cui continuano a far parte – seppur siedano nei banchi dell’opposizione – anche i 5 Stelle.
Noi ribadiamo che la legge elettorale non si cambia, e non si cambia l’emendamento anti nomine Laricchia-Conserva. Se Emiliano sta facendo il diavolo a quattro per cancellarlo, è perché gli impedisce di fare nomine nei consigli di amministrazione delle agenzie regionali che lui ha portato a cinque per accrescere il suo consenso tramite clientele. Quella norma non si tocca! Le decisioni del Consiglio regionale non possono essere messe alla berlina, eliminate o stravolte a piacimento di Emiliano. Il Consiglio regionale è sovrano è deve tornare a legiferare, mentre da mesi è fermo perché le sedute non si convocano, e quelle poche che si fanno cadono per mancanza del numero legale a causa delle defezioni in maggioranza. Perciò chiediamo che si programmi almeno una seduta a settimana per recuperare il tempo sprecato e dare risposte ai pugliesi su tante questioni aperte che incidono sulla loro vita. Chiediamo che sia restituita dignità al nostro ruolo e al nostro lavoro, mortificato e calpestato dal governo Emiliano”.