TARANTO – Venerdì sera, ore 20:30, il Taranto, o meglio ciò che ne resta, affronterà il Foggia. O forse sarebbe più giusto dire che si farà travolgere dal Foggia. Senza tifosi, in uno stadio che non è il proprio, senza speranza, senza più nulla da perdere. E chissà, magari sarà davvero l’ultimo capitolo di questa stagione maledetta.
La 27ª giornata del girone C potrebbe essere il punto di non ritorno. Il 16 febbraio è la data cerchiata in rosso sul calendario: entro quel giorno vanno saldati i conti, altrimenti il sipario calerà. Definitivamente.
C’è solo stanchezza nell’aria. La tifoseria è svuotata, delusa, ormai rassegnata. Non si parla più di miracoli sportivi, non si sogna più un futuro radioso. L’unico tema è la ripartenza: da dove? Con chi? E, soprattutto, come? Anche le voci di una cessione societaria non accendono più l’entusiasmo, sembrano solo l’ultimo atto di un copione già scritto.
Forse è davvero il momento di spegnere la luce. Di chiudere questa parentesi amara e ricominciare da capo, con dignità. Perché questa agonia non è più sopportabile, né per i tifosi né per la città.