LECCE – Non è un gioco – anche se la passione resta il motore di tutto. E’ molto di più. Si chiama First Lego League Challenge Una competizione mondiale che coinvolge bambini e ragazzi dai 9 ai 16 anni che progettano e costruiscono robot autonomi capaci di individuare soluzioni innovative a problemi di carattere economico, ecologico e sociale. “Cerchiamo di tirar fuori le loro skill – spiega Francesco Carlino, coach di ForeDeCapu – per portarli alla realizzazione di un robot il più performante possibile nella gara e portare progetti per risolvere problemi non comuni”.
Obiettivo centrato in pieno, Basta guardare i risultati. Il team ForeDeCapu ha trionfato alla fase regionale campana della First Lego League Challenge che si è disputata a Napoli nei giorni scorsi
Prima di raggiungere questo traguardo, tuttavia, c’è un lungo percorso denso di sacrifici. Un lavoro che coniuga aspetti tecnici e scientifici che dovranno essere poi esaminati dai giudici di gara.
“La progettazione e la realizzazione tuttavia, non riguarda solo il robot game – afferma Luigi Manni, vicecoach di ForeDeCapu – I ragazzi visualizzano il piano da gioco che cambia di anno in anno. Quest’anno è dedicato al mondo sommerso. In base alle varie missioni i ragazzi dovranno ideare, progettare e realizzare robot performante. I giudici sono tenuti a valutare diversi elementi: non solo l’ideazione ma anche il progetto tecnico e progetto scientifico”
E ora si guarda già al futuro. I ForeDeCapu sono attesi a Genova per partecipare alla finale nazionale dell’evento. Ma non finisce qui.
“Cercheremo – conclude Carlino – di mettercela tutta magari strappando un ticket per l’America”.
Intanto nei giorni scorsi si è svolta a Squinzano la tappa pugliese della First Lego League Italia. Il campionato di scienza e robotica punta ad avvicinare i giovani allo Stem Learning, l’apprendimento delle discipline scientifiche non solo sui libri ma con progetti e attività pratiche.